Jay-Z accusato di stupro. Il rapper respinge: "Uno schema"

Una donna ha accusato Jay-Z di averla stuprata insieme a P. Diddy, quando aveva solo tredici anni. Il fatto risalirebbe al 2000 nel corso di un party dopo la cerimonia di premiazione degli MTV Music Award.
La denuncia, come riportato da Adnkronos, era già stata presentata lo scorso mese di ottobre, quale autore della violenza era accusato Diddy, al centro di un'indagine per abusi e tratta di essere umani a scopi sessuali, insieme a un'altra celebrità molto nota il cui nome non era stato rivelato. La nuova denuncia chiama in causa anche Jay-Z, marito di Beyoncé.

Il 55enne rapper newyorkese ha respinto ogni accusa e dice di essere vittima di un tentativo di ricatto da parte dell'avvocato della donna, Tony Buzbee, che ha avanzato una ventina di cause civili contro Diddy. Sul canale Instagram della sua etichetta discografica, la Roc Nation, Jay-Z riporta: "Ho fatto un po' di ricerche su Buzbee, sembra che abbia uno schema nel mettere in scena questo tipo di teatrini".

Secondo quanto sostiene Jay-Z  "Non tutte le celebrità sono uguali, sbagliate a pensarlo. Io non appartengo a quel tipo di cerchia, noi di Brooklyn abbiamo codici morali severi e onore. Noi proteggiamo i bambini".  E poi ancora: “Queste accuse sono così atroci che chiedo venga presentata una denuncia penale, non civile: chiunque commetta un simile crimine contro un minore dovrebbe essere rinchiuso".

Si dice molto addolorato per le conseguenze che potranno soffrire i suoi famigliari: "Io e mia moglie dovremmo spiegare la situazione ai nostri figli, uno dei quali ha un'età in cui i suoi amici leggeranno sicuramente la stampa e faranno domande sulla natura di queste affermazioni. Piango l'ennesima perdita di innocenza. I bambini non dovrebbero subire queste cose alla loro età. È ingiusto dover cercare di comprendere la malvagità volta a distruggere le famiglie e lo spirito umano".